Raccontami della tua struttura

I Briganti di Capalbio è un Hotel Residence a venti chilometri da Orbetello, nel sud della splendida Maremma toscana.

La nostra è una struttura particolare perché duttile: offriamo trentuno camere, ma anche dieci tra appartamenti e villette con portico privato e una grande villa indipendente con giardino privato.

Inoltre curiamo molto la cucina, abbiamo una Bracieria che è il nostro fiore all’occhiello dove celebriamo la tradizione maremmana con pasta fatta in casa, ricette tipiche e alimenti biologici e a km zero.

La nostra particolarità sta anche nel fatto di essere l’unica struttura aperta tutto l’anno a Capalbio. D’estate e nei weekend lavoriamo prevalentemente con i turisti, mentre in settimana e d’inverno ospitiamo le squadre di operai che lavorano in zona. Ci fermiamo solo tre giorni a Natale.

Tutte le nostre risorse sono impegnate nel favorire le prenotazioni dirette, le OTA sono al lumicino: influiscono per il 2% perché le utilizziamo solo all’occorrenza, ad esempio per ottimizzare l’occupazione nei momenti di bassa e media stagione.

Già da dieci anni collaboriamo con un’agenzia che ci segue nel marketing diretto verso i turisti, mentre per la parte di cantieristica abbiamo ormai da anni contatti radicati nel settore.

Come gestivate le tariffe prima di Smartpricing?

Io mi sento un po’ fuori dal tempo, non sono avvezzo alla tecnologia né ai social, ecco perché mi affido a dei partner esterni. Ero io ad occuparmi dei prezzi, una volta all’anno facevo uno studio dei competitor, valutavo le stagionalità e mi basavo molto sulla mia esperienza trentennale. 

Però poi, una volta impostato, il listino rimaneva fisso: cercavo di ottimizzarlo il più possibile, ma non avevo in nessun modo la possibilità di adattarlo a tutte le variabili come fa ora Smartpricing e quindi non avevo l’occasione di ricavare un’entrata extra.

Cosa ti ha convinto a provare e poi adottare Smartpricing?

Questa è una zona che è uscita molto bene dalla pandemia. Le stagioni 2020 e 2021 sono state estati come non ne vedevamo da trent’anni. Avrei dovuto avere trecento stanze per avere qualche difficoltà a riempire l’Hotel! 

Nel 2022, però, abbiamo avuto piccoli problemi causati dalla crisi energetica, quindi abbiamo dovuto modificare la nostra strategia, ad esempio spezzando le settimane e cercando di andare incontro alle diverse esigenze man mano che si presentavano.

Quando vi ho conosciuto c’è stato subito feeling e, anche se sono un po’ “obsoleto” per natura, ho pensato subito che Smartpricing fosse una cosa intelligente e costruttiva: ora più che mai è determinante avere una strategia dinamica, perché le variabili da tenere in conto sono aumentate tantissimo rispetto alle stagioni che abbiamo sempre avuto.

Prima potevo prevedere in anticipo come sarebbe andata la stagione successiva, ora è diventato quasi impossibile. Anzi, ora si fa fatica a immaginare come sarà la prossima settimana!

È indispensabile avere massima flessibilità per adattarsi alle complicazioni o alle opportunità a seconda di come si presentano. 

Pensi che Smartpricing sia un’occasione da cogliere per gli albergatori?

Io curo la mia azienda come se fosse la mia famiglia e mi sta a cuore anche il mio territorio. Voglio sostenere l’economia locale e continuare a dare lavoro agli otto ragazzi che lavorano qui, tutto l’anno.

Come ho già detto io ho quasi un’avversione verso ciò che è digitale, ma per stare aperti tutto l’anno serve coraggio e io non sono stupido: so che il digitale può migliorare la qualità della vita e del lavoro. Ecco perché considero Smartpricing uno strumento con un enorme potenziale.