Ci parli della vostra struttura?
L’Aparthotel Arcom Palace si trova a Pomezia ed è un 4 stelle superior composto da trentasette appartamenti divisi in monolocali, bilocali e trilocali. La formula è quella del residence, ma quando è stato aperto, diciotto anni fa, si è voluto posizionarlo in una fascia più alta.
Gli appartamenti sono delle mini Suite curate in ogni dettaglio. Ci siamo affidati a professionisti dell’interior design per combinare il comfort del moderno con l’eleganza dell’antico: i mobili utilizzati in tutta la struttura provengono dall’Estremo Oriente e danno un tocco molto particolare agli ambienti.
Alcuni dei nostri ospiti ci scelgono come base per visitare i parchi divertimento Cinecittà World e ZooMarine, ma l’80% della clientela è di tipo business, grazie alla posizione comoda sia per l’aeroporto di Fiumicino che per Roma.
Ecco perchè siamo presenti su Booking.com ed Expedia, ma lavoriamo molto con le agenzie che organizzano viaggi d’affari e direttamente con le aziende.
Noi impostiamo i parametri, ma poi l’algoritmo fa tutto da solo. Ci fa risparmiare tempo e snellisce le procedure. A differenza di quando avevamo un Revenue manager, ora chiunque nel team può intervenire facilmente nel controllo delle tariffe, anche senza avere chissà quali nozioni di Revenue Management.

Chi ha avuto l’idea di provare Smartpricing?
Sono stata io a proporlo alla proprietà un anno fa. Prima gestivamo le tariffe in autonomia grazie a un nostro collega che aveva fatto dei corsi di Revenue management, anche se poi collaboravamo tutti alla gestione dei prezzi aggiornando le piattaforme e tenendo i contatti con le agenzie.
Poi questo collega se n’è andato, non c’era il budget per pensare di assumere un nuovo Revenue manager dedicato e così ho deciso di trovare una soluzione alternativa.
Ho valutato un competitor, ma dopo aver parlato con una vostra consulente ho lasciato perdere: ho suggerito di provare Smartpricing durante la nostra riunione di budget e sono stati tutti d’accordo.
Nella decisione ha pesato molto anche l’anno difficile da cui venivamo per colpa della pandemia. Avevamo voglia di cambiamento, di provare qualcosa di innovativo.
Cos’è cambiato nel vostro lavoro dopo un anno di Smartpricing?
Un anno è poco per tirare delle somme definitive, ma Smartpricing ha mantenuto le sue promesse già nel periodo di prova. I costi erano sostenibili e quindi non c’è stato bisogno di convincerci ulteriormente. I risultati ci sono stati, anche grazie al fatto che il post Covid si è rivelato molto favorevole in termini di domanda.
Quello che è evidente è il risparmio di tempo: a parte il momento del settaggio iniziale, non abbiamo dovuto dedicare particolari attenzioni a Smartpricing e abbiamo avuto la struttura che ha lavorato tantissimo, sempre al 95% della sua capacità.
Questo è il beneficio maggiore per noi: impostando i parametri della struttura l’algoritmo decide tutto da solo, rendendo le procedure più snelle.
È funzionale perché, a differenza di quando avevamo una risorsa dedicata, ora chiunque nel team può intervenire facilmente nel controllo delle tariffe, anche senza avere chissà quali nozioni di Revenue Management.