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Idee di upselling in hotel per l’inverno (oltre il solito sci): ecco cosa vogliono i tuoi ospiti!

Lo sci sta diventando uno sport d’élite e la crisi climatica minaccia la vacanza invernale tradizionale: scopri cosa vogliono gli ospiti e perché dovresti diversificare la tua offerta.

I dati sul mercato turistico invernale in Italia e idee di upselling | Smartpricing

Quando si parla di vacanze invernali, la mente corre subito a piste da sci, impianti di risalita e accoglienti baite di montagna con i tetti carichi di neve.

Eppure, la tradizionale “settimana bianca” - stretta nella morsa dell’inflazione e della crisi climatica - sembra destinata, se non a scomparire, a diventare una vacanza di nicchia riservata solo alla clientela più alto spendente. 

In un momento storico in cui si parla sempre più insistentemente di destagionalizzazione, la chiave del successo per le strutture turistiche resta, ancora una volta, la capacità di captare subito questo cambiamento, sapendo rinnovare la propria offerta e puntando a proporre soluzioni per tutti, tutto l’anno.

In questo articolo faremo una panoramica sul mercato turistico invernale in Italia e ti offriremo alcuni spunti per rendere più attraente il tuo hotel durante l’inverno nel modo più semplice e veloce possibile: grazie all’upselling!

Il mercato turistico invernale in Italia e i numeri della scorsa stagione

Il turismo invernale, oggi, ha ancora un forte impatto sull’economia del Paese, contribuendo per il 13% dei pernottamenti alberghieri italiani e potendo contare su 400 aziende, 1.500 impianti di risalita e 3.500 chilometri di piste autorizzate.

Nel primo trimestre del 2023, quasi 12 milioni di italiani hanno trascorso una vacanza sulla neve, dividendosi tra la settimana bianca classica (7,5 milioni) e il weekend (4,5 milioni) e generando un giro d’affari complessivo di 9,6 miliardi di euro. 

Per quanto riguarda la spesa media, la settimana bianca ha comportato un costo medio di 751 euro a persona, mentre i weekend hanno richiesto 403 euro a persona, comprensivi di trasporto, alloggio, cibo, impianti sciistici, corsi di sci e attività di svago. 

Nonostante, come riporta Federalberghi, i numeri siano superiori a quelli del 2019, c’è un dato che emerge e che è necessario tenere d’occhio: nel primo trimestre del 2023, il 66.9% di chi ha scelto il weekend sulla neve lo ha fatto come ripiego, rinunciando alla settimana bianca a causa dell’aumento dei prezzi.

Il profilo del turista invernale

Nel suo ultimo rapporto sui trend del turismo invernale, Airbnb ha rivelato che, per una fuga d’inverno, la top 3 delle categorie preferite dagli italiani comprende “Parchi nazionali”, “Città Popolari” e “Spiaggia”. La categoria “Sci” si trova solo in quarta posizione, seguita in quinta posizione da “Piscine incredibili”, ovvero alloggi con piscine e/o stazioni termali.

Trend, questi, che si ritrovano anche nei dati diffusi da Confcommercio, dove si legge come la pandemia abbia segnato un cambiamento fondamentale nelle motivazioni di chi sceglie la montagna. Le quattro attività più ricercate, in ordine di importanza, sono:

  • le escursioni naturalistiche,
  • le degustazioni enogastronomiche, 
  • il relax in Spa e centri benessere, 
  • e lo shopping.

Solo al quinto posto arrivano la pratica dello sci e di altri sport invernali.

La ridotta frequenza dei campi da sci si combina con i cambiamenti in atto nel comportamento del turista in generale: soggiorni più brevi, predilezione per le esperienze significative, maggiore sensibilità alle tematiche ambientali e un rinnovato interesse verso il territorio, con la sua identità culturale e i suoi prodotti tipici.

Criticità del turismo invernale e previsioni per la stagione 2023/2024

Anche se bisognerà attendere per scoprire se, quest’anno, cadrà più neve rispetto alla stagione 2022/2023, Legambiente sottolinea come la crisi climatica abbia già portato l’Italia a diventare uno tra i paesi alpini più dipendenti dalla neve artificiale, con il 90% delle piste innevate artificialmente

Una soluzione destinata però a non durare, non solo per i costi altissimi dei cannoni sparaneve, ma anche perché questi diventeranno del tutto inutilizzabili se le temperature continueranno ad alzarsi. Uno scenario che l’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) ipotizza essere molto vicino, prevedendo che sciare sarà difficile (se non impossibile) già forse dal 2036, anche sulle Dolomiti.

Al fattore climatico, poi, si aggiungono gli effetti dell’inflazione e dei rincari generalizzati, destinati ad aumentare nella stagione 2023/2024, come emerso durante l’ultimo salone Skipass tenutosi a Modena.

Se già nel 2022/2023 gli operatori erano stati costretti ad aumentare i prezzi del 10-15% in più, anche quest’anno gli incrementi non si fermeranno, soprattutto per gli skipass, aumentati anche del 15-18%. Rincari che, sommati, segnano quasi il +30% in sole due stagioni.

Secondo l’osservatorio turistico di Skipass, le conseguenze dell’incremento dei prezzi saranno due: 

  • da una parte lo sci diventerà sempre di più uno sport d’élite, fruibile da una clientela internazionale e alto spendente,
  • dall’altra spingerà i clienti tradizionali della montagna alla ricerca di nuove destinazioni, creando nuove e importanti opportunità per le piccole e medie località.

La soluzione è ripensare l’offerta

L’OCSE già nel 2007, il consorzio ClimAlpTour nel 2011 e, oggi, Legambiente, prospettano tutti la stessa soluzione per salvare l’economia del turismo invernale e l’ambiente montano: diversificare l’offerta turistica, con attività che siano indipendenti dalle condizioni meteo invernali.

Varie strutture ricettive montane si sono già reinventate, cercando di attirare turisti interessati soprattutto al relax, alle tradizioni culinarie locali e al benessere. 

Molti hanno abbinato (o sostituito) all’attività sciistica, proposte adatte a tutte le stagioni, come ciaspole, sci di fondo, escursionismo, downhill, nordic walking, percorsi ciclabili o la valorizzazione di beni storico-culturali dei dintorni.

Il modo migliore per riuscire a creare una nuova offerta invernale è partire dallo studio del tuo target abituale di clientela e dei nuovi segmenti che vorresti attirare, abbinandolo alla ricerca non solo di attività che la tua struttura può offrire in modo autonomo, ma anche di nuovi partner sul territorio che possano aumentare quantità e qualità dei pacchetti che offri.

Elementi chiave ed esempi di pacchetti invernali di successo

Se la tua struttura ricettiva è in una località montana, sia essa immersa nella natura o in città, hai il privilegio di trovarti in uno scenario capace di regalare un’atmosfera speciale alle vacanze invernali. 

Come abbiamo visto, sempre più turisti in montagna prediligono escursioni, degustazioni, relax e shopping, piuttosto che lo sci.

Ecco perché dovresti iniziare da subito a proporre pacchetti che comprendano questo tipo di esperienze e servizi extra. 

Alcuni esempi possono essere:

  • Pacchetto “Magia delle Festività”: trasforma il tuo hotel, B&B o casa vacanza in un angolo di paradiso natalizio. Offri la possibilità di decorazioni tematiche, accoglienza con vin brulè e biscotti fatti in casa, o eventi dedicati ai bambini con racconti e laboratori natalizi.
  • Pacchetto “Relax e Benessere Alpino”: proponi set di cortesia ampliati con prodotti di bellezza a km 0, giornate di relax organizzate insieme a centri benessere locali, sessioni di yoga e meditazione con vista sulle montagne.
  • Pacchetto “Gastronomia di Montagna”: organizza degustazioni di prodotti locali come formaggi d'alpeggio, speck e vini robusti, offri lezioni di cucina locale per imparare a preparare piatti tradizionali.
  • Pacchetto “Avventura nella Natura”: proponi escursioni guidate per osservare la fauna selvatica, passeggiate fotografiche nei boschi innevati o esperienze di trekking notturno con fiaccole e ciaspole. 
  • Pacchetto “Cultura e Tradizioni Locali”: organizza visite a mercatini artigianali, workshop su arti e mestieri locali o serate aperitivo durante cui narrare fatti e leggende delle tue valli.

Nonostante la crisi climatica e le difficoltà oggettive di garantire una stagione sciistica soddisfacente e accessibile, ricorda che l'inverno resta comunque un momento speciale per godersi la montagna, anche in modi diversi.

Ora che sai quali sono le preferenze dei turisti, non ti resta altro che pianificare un’offerta di servizi extra alternativi! 

Per aiutarti a farlo, abbiamo preparato una guida con le migliori idee di upselling in inverno, che puoi usare come spunto per rendere attraente la tua struttura ricettiva, per qualsiasi tipologia di ospite e in qualunque condizione meteorologica.